martedì 27 marzo 2007

Regole nella Vita Nera

Nella vita Nera, c'erano pochissime regole di SOPRAVVIVENZA quotidiana.
La sopravvivenza quotidiana era di riuscire ad arrivare alla sera senza troppi lividi e soprattutto senza peggiori punizioni psicologiche.
Per fare questo era necessario (ma non sufficente)
1 - Parlare il meno possibile per evitare di sbagliare qualcosa
2 - Non dire nulla se lui ascoltava qualcosa alla radio
3 - Non litigare mai tra noi fratelli
4 - Non sbagliare assolutamente l'uso delle posate (come amo non apparecchiare bene la tavola!!) o altre regole bizzarre (per noi bambini) del galateo.
5 - Sapere rispondere alle domande quiz
6 - Non piangere se la mamma veniva picchiata
7 - Non piangere se qualcuno di noi veniva picchiato
8 - Non piangere mai
9 - Non lamentarsi mai
10- Non giocare rumorosamente per non disturbare il suo riposo
11- Non parlare mai della nonna
12- Non dire nulla dell'altra vita
13- Non nominare niente che avesse a che fare con la religione (non chiedere ad esempio perchè in questa casa non posso fare un presepe, come gli altri bambini?)
14- Non chiedere niente in generale (che implicava parlare vedi Regola 1)

Insomma bastava cercare di esser più trasparenti possibili e silenziosi.
Se non esistevi abbastanza bene potevi farcela.
Ma tutto creava una tensione continua.

La tensione dei muscoli rafforza i muscoli
La tensione dell'io-dentro rafforza l'io-dentro.
Per questo siamo forti io, mia sorella, mio fratello.

La tensione non si rilasciava mai.
La troppa tensione dei muscoli crea strappi muscolari dolorosi.
La troppa tensione dell'io-dentro crea strappi all'anima molto dolorosi.
Per questo siamo anche tanto fragili io, mia sorella e mio fratello.

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