giovedì 29 marzo 2007

15 marzo 1978

Questo è l'unico episodio della mia VITA NERA che ricordo con una dovizia di particolari incredibile. Come se fosse ieri. Come se si fosse stampato per sempre nella mia mente e non riuscissi a cancellarlo come in realtà vorrei.
Come se mi dovesse perseguitare per sempre.
Come per dirmelo e ricordarmelo sempre.
L'ho scritto una volta sola.
L'ho raccontato per primo ad una persona importante.
Lo copio da lì. Non lo modifico anche se potrei aggiungere i particolari su ogni dettaglio, cosa c'era in cucina, la tovaglia, i bicchieri, i piatti, gli sguardi, il fornello, l'acquaio, la paura, la paura, la paura.
L'aria densa. L'aria densa su di noi tre. L'aria densa che ti soffoca già prima di poter respirare. Quell'aria che forse riuscirò un giorno ad espirare completamente.
Forse quando riuscirò a rimangiare seppie in inzimino...


15 marzo 1978

Episodio.
A tavola.
Tutti in silenzio come sempre.
Parlare era pericoloso.
Se dicevi una parola sbagliata
ne prendevi ...
Meglio non rischiare.
Domanda di lui che giorno è oggi?
Io scem* che rispondo
il 15 marzo..
E lui allora solo a me..
E che giorno è il 15 marzo
e io zitt*
E lui sono le idi di marzo ...
Sentivo che si metteva male ..
E lui
e che è successo per le idi di marzo?
E io
quasi sussurrando
non lo so.
Un cazzotto in pieno viso
gli occhiali che volano
niente lacrime sennò è peggio
Lui
mi mischia la macedonia con il pesce
e mi obbliga a mangiare
come un cane
senza posate
io comincio a singhiozzare
ma piano
ma lui
mi tira su di forza
mi scaraventa in terra
e comincia a tirare calci
in viso
nello stomaco
sulla schiena...
Solo perchè a 11 anni
non sapevo che il 15 MARZO
era stato ucciso
Giulio Cesare.

Nessun commento: