venerdì 20 aprile 2007

Platini (10-11 anni)

Giocavo sempre a calcio. Volevo essere come Platini, il fascino del francese, forse. O forse quando ero piccolo Platini giocava veramente bene a calcio e faceva un sacco di gol. Mi stava antipatico Bettega, e pure Antonioni, che aveva un negozio di abbigliamento sportivo in centro a Firenze e ogni tanto qualcuno diceva che Antonioni era veramente 'bono' e che si doveva andare al negozio a vederlo. Ma a me proprio non piaceva, neppure come giocava. Io avevo Platini nel mio immaginario e quando giocavo a calcio mi figuravo proprio di esserlo.
A calcio giocavo tutti i giorni.
Il nonno aveva un grande garage che prima era una stalla. Il garage era grande perchè il nonno ha sempre commerciato legname e quindi dopo i cavalli aveva un camion.
La storia del camion è mitica e mia nonna me l'ha raccontata un sacco di volte con tanta soddisfazione ed io la ricordo ancora. Comunque con 'il bandone' del garage si faceva una porta da calcio perfetta e in mezzo alla strada giocavamo a buca e entra... cioè chi faceva gol doveva poi stare in porta. Si giocava in 3, 2 si scartavano e uno stava in porta.
Anche se non mi piaceva stare in porta mi piaceva fare gol, quindi dovevo pagare il piacere del gol con la rottura di stare in porta (niente è gratis nella vita). Per stare in porta avevo un berrettino con visiera senza il quale non mi pareva di non poter parare niente.
Ed ero Zoff...

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