Un coltello saltato fuori non so quando non so come. Un ricordo non mio. Da me forse rimosso.
Sconvolgente che lei dica che era tutto normale. E lo continui a dire. L'importante è fare finta di niente
Se le cose non si dicono smettono di esistere?
No crescono dentro come non mai.
giovedì 23 agosto 2007
mercoledì 1 agosto 2007
La nonna e i suoi racconti
La nonna era nata nel 1905. Il nonno nel 1899. Oggi dopo essre stat* al cimitero tedesco della Futa ripensavo ai suoi racconti della guerra (la seconda perchè la prima lei aveva solo 13 anni). Nella prima il nonno era un 'ragazzo del 99' cioè l'avevano fatto partire a 17 anni e per questo aveva un bel pò di medaglie.
La seconda il nonno aveva più di 40 anni e quindi se l'è sgamata. Ma ogni volta che passavano i tedeschi lui si imboscava per i campi, perchè con donne e bambini erano accomodanti ma con gli uomini insistevano di più, facevano i forti. Guardando le tombe oggi ho pensato che erano ragazzi spaventati buttati a combattere per qualcosa che avevano fatto loro credere.. insomma la nonna diceva che ogni tanto passavano entravano nelle case e cercavano le cose da mangiare più preziose, olio, carne pane, marmellata.... ma la nonna e il nonno erano stati furbi e avevano scavato nell'orto una buca dove ci tenevano delle casse con le cose da mangiare di cui sopra. Nell'orto i tedeschi non ci guardavano, solo nelle dispense e nelle cantine ...
Magari il rancio anche per loro non era il massimo e sfruttavano un po' il privilegio dell'invasore per mangiare meglio..
La nonna non ha mai parlato male comunque di questi ragazzi.. forse li vedeva come tali. Non ha mai raccontato episodi di violenza. Ma ha solo descritto questo cercare ogni tanto qualcosa di buono da mangiare. Forse in un paesino di campagna lontano dalle grandi città e con strade poco importanti la guerra è un po' meno guerra. Per tutti.
La seconda il nonno aveva più di 40 anni e quindi se l'è sgamata. Ma ogni volta che passavano i tedeschi lui si imboscava per i campi, perchè con donne e bambini erano accomodanti ma con gli uomini insistevano di più, facevano i forti. Guardando le tombe oggi ho pensato che erano ragazzi spaventati buttati a combattere per qualcosa che avevano fatto loro credere.. insomma la nonna diceva che ogni tanto passavano entravano nelle case e cercavano le cose da mangiare più preziose, olio, carne pane, marmellata.... ma la nonna e il nonno erano stati furbi e avevano scavato nell'orto una buca dove ci tenevano delle casse con le cose da mangiare di cui sopra. Nell'orto i tedeschi non ci guardavano, solo nelle dispense e nelle cantine ...
Magari il rancio anche per loro non era il massimo e sfruttavano un po' il privilegio dell'invasore per mangiare meglio..
La nonna non ha mai parlato male comunque di questi ragazzi.. forse li vedeva come tali. Non ha mai raccontato episodi di violenza. Ma ha solo descritto questo cercare ogni tanto qualcosa di buono da mangiare. Forse in un paesino di campagna lontano dalle grandi città e con strade poco importanti la guerra è un po' meno guerra. Per tutti.
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